Ebbene si la pipì, come altre funzioni del corpo, può essere oggetto di una paura incontrollata e vera e propria ossessione mentale. Nella maggior parte dei casi la paura può essere quella di farsela addosso e provare una sensazione di imbarazzo terribile.
La sola idea di farsi la pipi sotto diventa un’ossessione ingestibile ed un’eventualità insopportabile tale da portare la persona ad adottare delle strategie che se reiterate nel tempo conducono ad un progressivo peggioramento dei sintomi e dunque ad elevati livelli di stress e sofferenza.
La persona comincia a pensare troppo alla propria pipi e a porsi domande a cui prima non aveva mai avuto il bisogno di dare risposta: quante volte al giorno ho bisogno di andare al bagno? Quanto riesco a trattenerla? Avrò problemi nei bagni pubblici? Se provassi a farla anche quando non mi scappa forse sarei più serena? Come controllare la mia pipì?
La persona ha così paura di perdere il controllo della propria pipì tanto da creare una interferenza tra le proprie sensazioni spontanee e quelle dettate dalla ossessione: spesso proprio nelle situazioni in cui non è possibile andare al bagno in breve tempo la persona comincia ad avvertire uno stimolo persistente di doverci andare e a provare, dunque, paura intensa e panico.
Tutto ciò conduce a prendere precauzioni per prevenire che si realizzi la terribile profezia come ad esempio andare in bagno più volte anche in assenza di stimoli (ottenendo l’effetto di irritare la vescica), evitare di bere in situazioni “difficili”, evitare di stare per lungo tempo in luoghi come ristoranti, piazze, locali, banche, posta, supermercati in cui o non è possibile andare al bagno oppure potrebbe esserci la fila.
Alcune persone prima di andare in luoghi poco conosciuti cercano di studiare le possibilità di trovare bagni che siano di proprio gradimento.
Naturalmente più la persona rimane intrappolata in queste pseudo-precauzioni che non solo non arrecano alcun beneficio, ma amplificano l’ossessione, più fare la pipì, da essere qualcosa di spontaneo e naturale diventa difficile, macchinoso e fuori controllo.
Alcune persone che soffrono da tempo di tale difficoltà psicologica, infatti, evitano di uscire di casa se non per andare al lavoro (se quest’ultimo è in un luogo fisso con un bagno facilmente fruibile), tentano di andare al bagno anche più di 4,5 volte l’ora ottenendo un conseguente effetto inibitorio (più mi sforzo di fare la pipì più la pipì non esce) e cominciano ad evitare bagni con alcune caratteristiche (aperti sotto, pubblici, etc…) avendo associato mentalmente la difficoltà di non riuscire a fare la pipì al tipo di bagno.
Quando la paura è sottesa ad un disturbo da attacchi di panico parliamo più di fobia che di ossessione e in questo caso la persona è più pervasa da sensazioni ed emozioni estremamente negative che da pensieri ricorrenti.
In entrambi i casi il tentativo di gestire funzioni del corpo che non necessitano di un controllo mentale produce l’effetto di una perdita di controllo compulsiva tanto da condurre la persona in una vera e propria prigione psicologica animata da paura e ossessione.
Buongiorno, ho letto il suo articolo e mi ci trovo al 100%. Purtroppo questo tipo di ansie le ho da diverso tempo, ero riuscita a superarle ma da un paio di anni sono tornate, forse più “cattive” di prima. Ho un’offerta di lavoro che non so se accettare per questo motivo, e comincerei fra meno di un mese. Ha dei libri da consigliarmi al riguardo? Vorrei essere più serena e riprendere in mano la mia vita senza essere condizionata sempre da questi problemi..
Ciao Viola purtroppo non esistono libri per questa specifica fobia e so quanto è difficile affrontare le situazioni ma sappi che più eviti più ti costruisci una prigione…L’unico consiglio è di intraprendere una psicoterapia breve strategica è breve (10 sedute circa) e ha molta efficacia. Poi in caso fammi sapere come è andata d’accordo? Buon tutto!
La ringrazio per la tempestiva risposta dottoressa. Proverò a rivolgermi a qualcuno come mi ha consiglieto Lei, purtroppo questa situazione sta diventando pesante e mi capita sempre più spesso di non controllare la mia fobia. Grazie ancora, Viola
Io ne soffro da almeno 20 anni ma solo ora realizzo che e’ una patologia.Si e’ invalidante. Quanto ti capisco
Ciao Davide io ne soffro fin. Da quando avevo 10 anni. Ora ne ho 40. Mi sn rivolto a. Psicologi e. Psichiatri ma. Mai ho risolto il problema. Sono riuscito ad attenuare. Con gli ansiolitici. Purtroppo però vi sn certe situazioni che mi fanno ricadere nel baratro. Ho perso un po’ le speranze sinceramente di poter guarire definitivamente. Anzi quasi automaticamente questo problema mi porta a sentirmi sbagliato e diverso dagli altri con conseguente bassa autostims
Caro Dario come dico spesso l’unico modo di superare queste paure è affrontarle!! Con la Terapia strategica puoi avere degli strumenti che ti guidano in questo passaggio…
salve dottoressa…io mi rispecchio in pieno in questa fobia….non riesco più a gestire la mia vita…evito di uscire…di andare nei locali o in posti affollati e se non ho la certezza di poter arrivare subito in un bagno mi sento malissimo…inizio a tremare a sudare…insomma mi sento davvero male e in più ovviamente lo stimolo di dover andare in bagno diventa fortissimo …molte volte sono arrivata al punto di stare quasi per farmela addosso. invece se sono a casa sono tranquilla…è una situazione ingestibile e le persone che ti stanno accanto spesso non capiscono quanto la cosa possa essere insopportabile e traumatica. Vorrei realmente trovare una soluzione a tutto questo anche perchè qualunque cosa io debba fare la prima cosa a cui penso è che io non posso perchè mi scapperà la pipì…fobie del tipo stare a lezione all’università, dare esami, penso addirittura se un giorno dovrò sposarmi come dovrò fare…so che è assurdo …che è la mente a creare tutto questo…però non trovo soluzione ,ci ho provato in mille maniere a distrarmi e non pensare …ma più ci provo e più ci penso…e va sempre peggio…
la ringrazio anticipatamente
cordiali saluti
Mary
Cara Maria in tutte le ossessioni più si cerca di non pensare più si penserà di più! Ha bisogno di un aiuto per uscire dalla sua trappola. Più applicherà soluzioni basate su logiche ordinarie per risolvere una difficoltà legata a logiche non ordinarie più la difficoltà permane.
Si informi sulla Psicoterapia Breve Strategica.
Buon Tutto
Ciao, anche io ho il tuo stesso problema, solo quando sono a casa sono tranquilla ma solo il pensiero di uscire mi fa agitare, e quindi vado in bagno mille volte prima di uscire!!ma il giorno del mio matrimonio non ho pensato proprio e infatti sono stata benissimo!!! solo che ora la situazione è peggiorata e non so come superare tutto questo!! mi sono chiusa dentro me stessa!!ciao
Grazie mille per la sua risposta, mi informerò al più presto. Farò di tutto per risolvere questo problema… sempre che sia risolvibile…
grazie ancora le farò sapere…
cordiali saluti
Mary
Purtroppo da un mesetto circa, da una cosa che mi sembrava nulla, ora si è dimostrata vera, e ad essere finito qui conferma che ho la fobia di farmela addosso… Ma credo di avere la fobia quando sono nella metropolitana.. Aggiungo che vivo a New york e i treni si fermano tra una stazione all altra molto spesso… E l’idea di essere intrappolato dentro magari con altra gente o peggio ancora con amici è terribile… Mi sto facendo da psicologo da solo, spero che pian pianino riesca a superare questa stuoidaggine
In bocca al lupo Daniele!
Salve Dottoressa. Ho trovato questo articolo perché vago in internet cercando notizie sulle ossessioni. A me questa paura e ossessione è iniziata circa 10 anni fa. Soffro di ansia da quando avevo 20 anni e ora sono in terapia di gruppo da qualche mese per la prima volta. Non ho mai preso farmaci e mai terapie da psicologi come ho gai detto. Ho ripreso in questo periodo a stare male per la mia ipocondria. Questa paura era nata con la paura di poter farmi addosso le feci da un episodio che mi era successo, da allora si sono associate anche quella della pipi e di vomitare. Questo mi ha portato a modificare i miei atteggiamenti quando esco. Farla prima o fuggire improvvisamente quando sono con delle persone. A momenti penso che oramai è una cosa radicata nella mio io e oramai rimarrò cosi ma so che non è cosi che con impegno ne posso uscire. Lei cosa mi consiglia?
Caro Alessandro se si è intrappolati in un disturbo bisogna avere il coraggio di tendere la mano e farsi aiutare. La Terapia breve strategica è efficace per il trattamento di questa ossessione. In bocca al lupo
Save dottoressa, le riscrivo perchè oggi mi stava rivenendo il panico per questa situazione. Paradossalmente ero meditazione dopo che è iniziata la lezione ho iniziato ad avvertire mase d’ aria spostarsi nell’ intestino, alto e basso poi ho iniziato ad avvertire lo stimolo forte di fare la pipi appena iniziata la lezione. Le porte vengono chiuse per impedire che le persone che arrivano tardi di disturbare la lezione, anche se le uscite di sicurezza sono pur sempre utilizzabili. Mi è venuto da alzarmi e andare via ma dentro mi dicevo; resisti e non fuggire, non ti succede niente se proprio voglio apro la porta ed esco non devo crearmi allarmismi e panico , la porta è li ed esco. E anche se se succede non finisce il mondo. Pian piano ho cercato di tenere a bada il mostro e ci sono riuscito. Ma quello che mi da fastidio è il senso di frustrazione che ho provato andando via. Mi sento limitato come con un handicap e la mia vita non sara piu come prima. Sto male e mi vergogno a parlarne in terapia di gruppo, gia ridono per la mia ipocondria figuriamoci per questo. 🙁
Cercando in rete informazioni riguardanti questa ossessione/fobia mi sono imbattuto in questo articolo. Finalmente. E’ già una liberazione incontrare dopo anni uno scritto a riguardo. Soffrii di questo problema in piccola parte da ragazzino (legato all’ansia scolastica), poi è tornato per certi esami universitari, poi quasi si riassopì. All’età di 28 anni riesplose nell’ambiente più improbabile e con un vero attacco di panico: una sala di meditazione Zen! Da quel momento non ha mai smesso di condizionare la mia vita, specie i viaggi in aereo nei momenti in cui il bagno non sia disponibile. E’ una fissa: ogni volta che penso a una qualche attività presente o futura devo commisurarla a questo problema. A questo punto credo che cercherò aiuto.
Bene ottima scelta. Buon tutto!!
Mi ritrovo appieno in quello che ha scritto. Ne soffro da ben 4 anni e questo mi ha portato a stare perlopiù chiuso in casa. Riesco ad andare in alcuni posti solo se so che c’è un bagno e che non è troppo piccolo. Quando esco normalmente dopo massimo 30 minuti devo tornare a casa, anche se non sento alcuno stimolo, per la paura che mi venga all’improvviso. Se devo fare un viaggio per forza, mi fermo ogni 15 minuti in una piazzola di sosta. C’è da dire che ho una prostatite batterica cronica e questo peggiora solo le cose, ma conosco altre persone con la mia stessa patologia che ci convivono normalmente, senza tutte le mie ansie e paure. Ho provato diverse terapie mirate (sia psicologiche che farmacologiche) che hanno sortito effetti solo momentanei. Ora sto provando ad impormi di andare in posti nuovi, resistendo con non poca sofferenza alle ansie e ai “bisogni”, reali o immaginari che siano. Spero di migliorare presto. PS. Noto grandi benefici quando sono in vacanza al mare, è l’unico posto dove mi sento totalmente a mio agio.
Bene stai trovando il coraggio di affrontare la paura e solo cosi puoi superarla! Buon tutto
cavolo ragazzi in queste poche righe avete riassunto tutto il mio problema che mi affligge ormai da anni, e sto venendo a conoscenza che evidentemente non sono il solo a soffrire di questa chiamiamola malattia anche se non so cosa sia… e credetimi non riesco piu a stare bene con me stesso, sono anche stato da psicologi che mi hanno aiutato per un breve periodo ma il problema non è mai andato via ma semplicemente si è affievolito credetemi non vivo bene… che rimedi possono esserci? mi hanno anche detto non ci sono farmaci che possano aiutarti ma deve essere tu con tutto te stesso ad aiutarti in quanto solo io sono in grado di guarire
Allora non sono sola! Ne soffro anch’io, e da parecchi anni. Rischia in effetti di essere un problema invalidante. Grazie dell’articolo, e grazie dei commenti. Sentirsi meno soli fa sentire già un po’ meglio.
Aiuto! Ma allora non sono sola! Appena esco di casa mi sento senza difese, e quello che di solito non è un problema diventa un chiodo fisso, al primo stimolo di dover andare in bagno inizio a pensare che forse non ce la farò a tornare a casa, dove poter andare, se mi trovo in una situazione di attesa forzata la cosa peggiora, e se inizio ad andare in panico lo stimolo diventa insostenibile!
Capita anche quando non devo fare solo la pipì, e se era un problema che in qualche modo consideravo “sciocchezza” perché ero CERTA che realmente non potesse capitare, da quando un terribile giorno in posta mi sono fatta addosso sia l’una che l’altra cercando disperatamente un bagno, vivo nel terrore. Capita anche che quando mi sto avvicinando al bagno il mio cervello crede che ormai sia arrivata e lo stimolo diventa insostenibile, rendendo gli ultimi metri una corsa contro il tempo che rischio di perdere se trovo ostacoli.
Per far capire il livello di paranoia: in giro a fare spesa, ho telefonato ad un’amica per sapere se era in casa perché sentivo di dover andare in bagno e la sua casa era sulla via del ritorno. Temendo di farmi la pipì addosso mi sono fermata da lei, ma quando non ha risposto al citofono ho iniziato ad andare in panico, improvvisamente era come se esplodessi, mi sono infilata una mano tra le gambe e sono rimasta lì cercando disperatamente dove andare, ma fino a poco prima non era così urgente! Poi la mia amica ha aperto x fortuna!
Aiuto, vi prego, mi imbarazza moltissimo parlarne.
Qualcuno di voi ha avuto esperienze nella quale doveva rimaner seduto ed ascoltare? magari corsi per lavoro, università, ecc?
a me prende lì l attacco di panico…come vi siete comportati?
io sono studente e cacchio, mi sembra di sentir parlare me stesso a leggere ogni vostro messaggio! Anche io ho problemi di ansia da circa 5 o 6 mesi per quanto riguarda l urinarie, e, detto sinceramente, mi sta devastando la vita in tutti i modi possibili e immaginabili. Per Martina:tu devi pensare che hai il diritto di andare in bagno quando vuoi, indipendentemente da cosa ne pensi il tuo interlocutore. Non fai nulla di male, gli dici che devi andare in bagno e basta
Pensavo di essere solo,ma vedo che molti hanno questa ossessione.io ho iniziato ad avere questo problema quasi 5 anni fa causa il fatto che qualche volta ho avuto episodi di incontinenza.Da allora ho iniziato ad avere timore di uscire se non per andare a lavoro,o andare in vacanza per paura di fare pipì nel letto in un albergo.Ho provato dei pannoloni l’anno scorso quando mi è capitato di affrontare un viaggio per lavoro.Ho eseguito una serie di controlli e visite urologiche da cui non è risultato nulla se non un problema derivante dallo stress.Probabilmente alimentato anche dall’ossessione che ho della possibilità di farmi la pipì addosso in pubblico.
Ciao, sono Sara, anche io soffro di questa fobia da circa due mesi. Prima io non andavo spesso in bagno, riuscivo a stare anche 10 o 12 ore senza andarci, poi due mesi fa mi sono accorta che ci andavo un po più spesso finchè non sono arrivata al momento di andarci ogni 20 min, allora ho capito che c’era qualcosa che non andava. Ho fatto ecografie, visite ginecologiche, analisi del sangue, visita urologica.. e tutti mi hanno detto che va tutto bene che non ho niente pero mi hanno dato dei medicinali lo stesso.. tanti non hanno fatto niente. Poi quando ho fatto la visita urologica mi ha dato delle pasticche da prendere per 10 giorni e mi ha detto che dopo sarei tornata come prima, oggi sarebbe il decimo giorno, cioè l’ultimo giorno che dovrei prenderle però non sto bene sono solo migliorata un pochino, adesso riesco a non andare in bagno per un ora e a volte due. Tutto cio’ mi succede quando esco di casa, soprattutto in posti dove non ho il bagno a mia disposizione.
Questa situazione sta diventando abbastanza pesante, ho 19 anni vorrei uscire e divertirmi ma tutto ciò mi blocca! Vorrei sapere come posso fare per risolvere questo problema.
Grazie per l’attenzione.
Questo post non è recente ma comunque sono sicura sia stato molto utile a tutti quelli come me. Soffro di questo disturbo da 4 anni. A 20 anni è brutto averlo. Vorresti fare tante cose invece ti senti reclusa. In realtà il mio medico ha detto che potrebbe essere un problema dei muscoli perineali ma comunque penso che dal problema fisico sto finendo in una trappola psicologica. Nel frattempo mentre attendo di fare tutte le visite ho deciso comunque di accettare un lavoro in cui non avrò bagni a mia facile disposizione e di affrontare la cosa. Spero che voi tutti altri cerchiate di affrontare per quanto difficile possa essere il problema. Perchè si sa, tutti noi qui lo sappiamo che si inizia a tremare, a sudare e lo stimolo della pipì aumenta quando non si ha un bagno a disposizione. Ma non possiamo farci condizionare la vita da questo! Non possiamo non vivere per questo problema. Vi auguro le migliori cose. Un abbraccio!
Non sono sola!! Credevo di esserlo. Ne soffro da 20 anni!!! Sono un’insegnante. Tra qualche giorno accompagneró i ragazzi in gita… io che le gite le ho sempre evitate da quando ero alle medie.. o ci vado o perdo il lavoro… la mia soluzione? Mi sono comprata dei pannoloni per la prima volta in vita mia e mi sento uno schifo!! É l’unico modo x ridurre l’ossessione (spero). Spero che quel maledetto giorno passi in fretta!! Chi é arrivato a tanto come me?
So che la mia è diventata un’ossessione già da almeno 10 anni, in alcuni periodi sono riuscita a gestirla e in questi ultimi tempi mi sento e sono intrappolata. Riconduco l’acutizzarsi a un episodio che mi è capitato quest’estate: non sono arrivata in tempo a casa per il traffico e me la sono fatta addosso. Sono stata da un neurologo da adolescente quando dovendo fare la maturità questa ossessione mi impediva persino di stare in classe. Ora che sono mamma mi sento in dovere di liberarmi da questa schiavitù. Dottoressa mi consigli un percorso valido!
Johna, come scrivo nel mio articolo questo disturbo è trattabile con la terapia breve strategica in tempi brevi. Buon tutto
Uguale a me x il discorso degli esami di maturità. Oggi ho 33 anni e gestisco bene perché ho una vita più autonoma e un lavoro che mi consente di non pensarci. Mi sono giocata il voto perché ero deconcentrata x via dell’ossessione. Puntavo al 100 e ho preso 80 🙁
Io riconduco ad un episodio avvenuto quando avevo 6 anni. Dopo 3 ore di resistenza ho ceduto… ero ad un corso privato. All’epoca, ingenua, dimenticai e conoscevo vita tranquilla finché all’età di 13 anni l’incubo di rifarmela addosso poiché era vitato andare in bagno a scuola all’ultima ora… io non ce la facevo più, avevo il terrore che mi capitasse quanto accaduto da piccola e da lì in poi…. la mia fine….
Sei riuscita a risolvere con i pannolini in gita? È stato un palliativo efficace?!
Io cm te 🙁
buongiorno,
ho una bambina di quasi 9 anni che da un po’ soffre di questa paura/ossessione. credo sia tutto partito da una cistite avuta lo scorso anno da cui è poi pienamente guarita, ma che per un paio di settimane l’ha fatta vivere con la fissazione di dover fare sempre pipì pur essendo guarita.
poi tutto sembrava fosse superato, quando a scuola le è stato negato il diritto di andare in bagno perché erano prossimi all’uscita ed ha finito col farsela addosso mentre erano in fila…
da allora è diventato un incubo. piange sempre, non vuole andare a scuola, né a danza, non si esce, non si va a casa di nessuna amica.. sicuramente la tenera età rende tutto più difficile perché magari un adulto ad un certo punto riesce a trovare il coraggio da solo e a farsi forza per affrontare la paura.
per i bambini credo sia più difficile. occorre un aiuto ed io non sempre riesco a rassicurarla. cosa è questa terapia strategica breve che leggo nei commenti su? qc che fa lei nel suo studio o è proprio una metodologia applicata da altri dottori? cosa posso fare per aiutare mia figlia?
La terapia breve strategica è un tipo di psicoterapia particolarmente efficace per tutte le problematiche di controllo e di paura. Ci sono esperti in tutta italia e si usa anche con i bambini.
la terapia breve strategica è un modello applicato in quasi tutta Italia
Ho letto tutti i vostri articoli ed ho capito che sono in buona compagnia. Soffro del problema di ansia da bagno da ben 30 anni: all’inizio non era così evidente, poi con il passare degli anni si è molto aggravato anche in seguito ad un fattore scatenante. Cinque anni fa mi trovavo al mare ed ho avuto l’esigenza di andare al bagno: non se ne vedeva uno nemmeno a pagarlo ed allora sono andata in panico, facendomela letteralmente addosso davanti ai miei parenti e a persone estranee. Da quel giorno non vivo più, evito di uscire e quando prendo un impegno a lunga distanza, comincio a pensarci giorni prima e, quando si avvicina il giorno, comincio ad avere mal di pancia e devo evacuare diverse volte. Non faccio altro che prendere antidiarroici anche se non ho la diarrea, se non li prendo non posso uscire. Non posso andare al mare, non posso allontanarmi da casa, il mio unico rifugio. Cosa posso fare? La mia vita ormai è condizionata da questa cosa.
Salve anche io sono ormai quattro mesi che convivo con l’ossessione della pipì.
Sono un tipo parecchio ansioso e pensavo dipendesse dallo stress scolastico ma quest’estate non mi è passato.È diventata una vera e propria ossessione ho solo 18 anni e non posso vivere con questo pensiero cosa dovrei fare?
Salve, mi ritrovo al 100% con quanto indicato nel suo articolo.
Ormai la mia vita è regolata da questa mia ossessione! Ed anche gli eventi a lunga distanza mi provocano ansia.
Sa consigliarmi un terapeuta in provincia di Vicenza che possa aiutarmi?
Girovagando per internet si parla della terapia del dott. Nardone, la ritiene valida?
Attendo una sua risposta anche in privato.
Grazie
Buongiorno il dott Stefano IRa. E’ il mio approccio e anche in base alla mia esperienza… è valido!
Mi sembra di rileggere nelle vostre storia la mia. Nel mio caso è cominciato tutto 3 anni fa poco prima della laurea triennale. Dopodiché cominciata la magistrale non riuscivo più a seguire le lezioni perché mi veniva uno stimolo impellente di andare al bagno così dal nulla e la cosa era imbarazzante perché puntualmente ero l’unica a doverci andare ogni volta. Da lì le cose sono peggiorate anche a quando dovevo uscire o andare a fare la spesa, mi prendeva all’improvviso e dovevo precipitarmi verso il primo bar disponibile. Da lì sono cominciati veri attacchi di panico cioè con la paura di farmela letteralmente addosso, fortunatamente non è mai capitato, a parte una volta che ero piccola che a scuola non mi fecero andare perché avevano pulito i bagni. Roba da denuncia. Comunque ho cominciato ad andare da una psicologa ma non mi ha risolto di molto il problema perché poi ho avuto una depressione derivata da forte stress e poi avevo paura di uscire di casa sempre per questo motivo di non avere un bagno a disposizione. Dopo mi sono rivolta ad una psichiatra che mi ha diagnosticato disturbo ansioso-depressivo, adesso dopo aver cambiato psicologa e aver cominciato una terapia farmacologica, nel mio caso il Tavor mi aiuta a rilassarmi nei momenti di forte tensione. Però sto già molto meglio rispetto a un anno fa.
Anche io mi ritrovo in tutto ciò..non riesco più a vivere come una persona normale, mi blocca a fare qualunque cosa,m. I viaggi in pullman nemmeno a parlarne, i decolli e atterraggi in aereo sono un attacco di panico assicurato, per i bagni bloccati e soprattutto per la pressione nell’aria che non aiutano..ho rischiato diverse volte attacchi di panico che mi sono tenuta dentro per vergogna. Quindi chi è andato a farsi aiutare da uno specialista ha risolto il problema? Se sì come?