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Come nascono le difficoltà psicologiche

Come abbiamo fatto da una situazione di difficoltà iniziale a costruire un vero e proprio disturbo? Come fa la mente ad intrappolare se stessa?

 
C’è chi per tenere a bada la paura comincia a mettere in pratica dei piccoli rituali finendo per sviluppare una vera compulsione
C’è chi per timore di avere paura comincia ad evitare delle situazioni e finisce per costruirsi una prigione…
C’è chi che per paura di ingrassare dopo aver mangiato un pò troppo decide di vomitare volontariamente e finisce per avere un vero e proprio disturbo compulsivo
Molti credono che le difficoltà psicologiche sono causate da un qualche disturbo organico o genetico! Ma stanno davvero così le cose? e se vi dicessi che spesso ciò che facciamo per risolvere una nostra difficoltà, seppur logico e razionale spesso ci conduce ad un male ancora più grande?
Le risposte al nostro malessere, quando inefficaci finiscono per incrementare proprio la difficoltà che vogliamo risolvere!!
Ma quando può accadere ciò? Quando soddisfiamo queste due condizioni:
  •  la difficoltà è affrontata nel modo non adeguato
  •  davanti alla persistenza della difficoltà si applica di più la stessa soluzione che non funziona!
Un aneddoto pratico per capire
“Si racconta di un mulo che stava attraversando con il suo carico di legna l’usuale ciottolo quando trovò la strada sbarrata da un grosso tronco che ostruiva il passaggio. Il mulo, dopo un primo momento di smarrimento, cominciò a spingere con la testa il grosso tronco senza però riuscire a spostarlo di un solo centimetro. Decise allora di intensificare il suo tentativo prendendo la rincorsa e dando delle forti capocciate . Capocciate che diventarono sempre più violente fino a portare il mulo a morire”. (G. Nardone, 1994)
In maniera non troppo dissimile dalla strategia del mulo, molte volte chi interviene nei problemi davanti a soluzioni inefficaci, invece di sostituirle con altre, le intensificano convinti che prima o poi funzioneranno oppure perchè sono le uniche che ritengono applicabili.
A proposito di ciò Epitteto ci ha insegnato che se “le cose sono indifferenti, l’uso di esse non è indifferente”

 

3.5 / 5 stars     

Breve bio Dott.ssa Claudia Riccardi

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