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Disturbi alimentari: anoressia, bulimia e vomiting

Si può vivere pensando al cibo 24 ore su 24?Esiste davvero colui che riesce a digiunare per giorni per poi abbuffarsi fino a stare male? … E’ possibile che ci sia qualcuno disposto a spendere  1000 euro al mese in cibo da magiare per poi correre a vomitarlo? 

La risposta a queste domande è SI! Come funzionano i disturbi alimentari? vediamolo insieme uno ad uno!

Anoressia
Chi soffre di Anoressia Nervosa ha ridotto drasticamente l’apporto di cibo fino a giungere molto al di sotto del cosiddetto peso-forma.
Nonostante la persona è “tutta pelle e ossa” continua a percepire il suo corpo come eccessivamente grasso come se si guardasse continuamente con una lente d’ingrandimento deformata.
L’astensione dal cibo diventa così l’unica ragione di vita e tutto ciò che si può ingerire un’ossessione invalidante!
Spesso la persona, oltre all’astenzione dal cibo, può utilizzare molti espedienti per perdere peso tra cui sono molto comuni: l’uso di diuretici e lassativi e/o l’eccessiva attività fisica.

Bulimia nervosa

La Bulimia Nervosa è un disturbo che porta a ingurgitare grandi quantità  di cibo tramite abbuffate, che rappresentano delle vere e proprie perdite di controllo. Anche in questo disturbo la persona, per paura di ingrassare adotta una serie di condotte tese a ridurre i danni di tale compulsione irrefrenabile! Molte persone passano ore in palestra, prendono diuretici e lassativi, si fanno clisteri, si procurano il vomito e arrivano a digiunare per giorni..Il problema è che sarà proprio questo tentativo di “ripare ai danni” che aprirà le porte ad un’altra abbuffata e poi un’altra e a un’altra ancora. In pratica il controllo del piacere del cibo produce una perdita di controllo tale da condurre all’abbuffata. Non è detto che tutti i bulimici utilizzano tali espedienti, alcuni si lasciano andare al piacere delle abbuffate raggiungendo un sovrappeso ben visibile. In questi casi il cibo oltre a dare un’effetto sedativo rappresenta un surrogato di altri piaceri che stanno venendo a mancare alla persona.

Alcuni alternano periodi in cui si lasciano totalmente andare a tutte le abbuffate a periodi di restrizione calorica controllata! In pratica sono le persone che nel giro di tre mesi sono ingrassati e di nuovo dimagriti di 10 kl ottenendo, sul prorpio corpo, il cosiddetto effetto yo-yo o a fisarmonica.

Sindrome da vomiting
E’ la persona che ha cominciato a vomitare per evitare di ingrassare con un piccolo passaggio in più: non solo l’abbuffata ma anche il vomito sono diventati una compulsione irrefrenabile! All’inizio la persona ha l’illusione di aver trovato un modo eccellente per godere di tutto il piacere del cibo senza ingrassare ma ben presto arriva a crearsi un vero e proprio disturbo ossessivo compulsivo! Alcuni svuotano qualunque cosa hanno in casa, altri spendono tantissimi soldi per cibo ottimo da mangiare e vomitare. Il disturbo, dopo qualche mese comincia non solo a recare gravi danni alla salute della persona ma anche a limitare molto la vita relazionale, lavorativa e sociale. Si tratta del disturbo alimentare attualmente più diffuso, che si sviluppa di frequente come evoluzione dei due disturbi descritti precedentemente, e che, da un punto di vista fisiologico, provoca conseguenze più dannose e definitive.

“Ogni cosa ripetuta un certo numero di volte diviene un piacere”, scrive Henry Labori e in questo caso il piacere non deriva dal mangiare in sè, ma dalla sequenza-rituale del mangiare per poi vomitare.

Le finalità dell’intervento psicologico sono quelle di far acquisire alla persona la capacità di evitare di cadere nella trappola della compulsione e di aiutare la stessa a scoprire ciò che per lei è realmente piacevole. L’obbiettivo è giungere al completo superamento del problema, per scacciare definitivamente il “Demone rapitore” ed essere liberi di riscoprire le proprie passioni e i piaceri reali.

 

 

2.5 / 5 stars     

Breve bio Dott.ssa Claudia Riccardi

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